venerdì 31 ottobre 2014

Festa dei morti AKA Halloween

A quelli che lo snobbano e a quelli a cui piace: stasera vi auguro di divertirvi, io lo farò di sicuro!

XOXO
Grace


giovedì 30 ottobre 2014

casalinga semiseria disperata

A volte vado in fissa.
Me ne rendo conto, non  è un comportamento salubre (generalmente) ne logico, ma non posso farci nulla.
Per ora il delirio ossessivo si consuma su alimentazione e cucina.
Che non ci sarebbe niente di male a riempire un carrello praticamente di sola verdura.
Si, quello qui accanto è il mio carrello, roba che non mi riconosco...
Non che io abbia mai mangiato esageratamente male, ma lotto da anni con la bilancia per qualche problemino di salute e quindi tra alti e bassi ho sempre cercato di non passare al lato oscuro della Forza.
Ultimamente sono nel loop del dolcetto casalingo:  biscottini, torte, crostatine e ciambelline.
Son golosa, e dovrei tenere sotto controllo l'indice glicemico degli alimenti, motivo per cui far queste cose a casa è consigliabile.


La cosa che un pò mi lascia perplessa, e saltuariamente mi fa anche incavolare, è la perplessita della gente o la diffusa incredulità quando dico di seguire una sana alimentazione e di essere mediamente (ben) allenata.
Da donnina sovrappeso non posso dire una cosa legata al fitness, alla salute o al cibo senza che si scatenino (nella migliore delle ipotesi) sorrisini beffardi o commenti che vanno dal neutro incredulo allo "zitell*novantennevergineinacidit*".
E ultimamente rispondo male, facendo vergognare la gente perchè si comporta da stronza.

Mi piace cucinare, mi piace prendermi cura di me stessa ( e delle persone che mi stanno intorno) anche con piccole coccole culinarie, che siano i biscottini al cocco o il Plumcake al cioccolato, e non saranno certo i commenti stupidi di certa gente a tenermi lontana dal mio fido e stressatissimo fornetto.
Muahahahaha!!
Tutto questo giro per dire?
Prenditi cura di te, della tua salute, fisica e mentale. Qualsiasi cosa fai o sei una critica alla cazzum la riceverai comunque.
La salute passa anche da un rapporto nuovo e migliore con il cibo, senza lasciare che gli altri minino la nostra vita e il nostro rapporto con noi stessi.
Traduzione: futtitivinni!
Io ci provo, e voi?




venerdì 24 ottobre 2014

Thanks God it's Friday

Monday you can fall apart
Tuesday, Wednesday break my heart
Thursday doesn't even start
It's Friday I'm in love



non è successo niente

Son tutti dietologi, psicologi, nutrizionisti, grandi esperti quando la vita e la salute son di qualcun altro.
Bravi tutti ad indignarsi quando viene aggredito un ragazzino perchè sovrappeso (e quindi nella testa di tre malati di mente meritevole di qualsiasi maltrattamento) o Gasparri si comporta da idiota contro una ragazzina.
Peccato che quando si tratta di mettere in pratica le belle parole di accettazione e rispetto che si son spellati le mani a digitare sulla tastiera sull'onda dell'emotività da telegiornale pare di dimentichino quel che hanno scritto due secondi prima, tutti con quel loro bel ditino puntato ad additare il/la ciccion*.
La verità è che non ve ne frega un cazzo della salute altrui, di amici o sconosciuti che siano.
 Che sia grass* grassissim* o magr* magrissim* non vi interessa minimamente la PERSONA che c'è dietro quell'aspetto, i problemi (fisici e psicologici) che quella PERSONA deve affrontare ogni giorno e che con buona probabilità son stati la causa di quello che vedi.
 NO!
Se è troppo magra è una vanitosa fissata che pur di essere bella fa diete eccessive che minano la sua salute, è vacua ed egoista, possibilmente molto egocentrica e pure un pò zoccola.
Se è grassa allora è una sciatta, che non si prende cura di se e della sua salute, non fà attività fisica e mangia male, non merita pietà e si deve nascondere perchè offende la vista dei "normali".
Belli miei di "normale", forse, avete solo l'aspetto.
Ma dentro siete putridi.
Sepolcri imbiancati.
Cosa pensate di insegnare ai vostri figli quando sputate tutto questo odio? Vengono su dei mostri che pensano di poter maltrattare un bimbo disabile o sovrappeso o brutto perchè voi trasudate odio.
Questo è. E a poco vale che vi battiate il petto contro la follia del mondo moderno. Voi siete quella follia, causa ed effetto, e le cose non cambieranno finchè non la smetterete.

lunedì 18 agosto 2014

io, me e il tedesco

Che non sia una lingua facile è cosa nota.
Che io non sia particolarmente predisposta allo studio delle lingue è cosa nota anche quella.
Magari devo evitare di far soffocare la prof. dalle risa perché invece di dire comodino ho detto prosciutto da notte.
 Non ce la posso fare.
No ma metti un'altra T che queste non son abbastanza.

venerdì 15 agosto 2014

di Somatoline e altre cavolate


Sarà che è estate, è ferragosto e io sono in ufficio perchè in Germania (mortacci loro) oggi non è festa ma sono moderatamente nervosa. 
L'ennesimo post su FB su "quanto è brutta la mia panzia" o "mamma mia quanta cellulite che ho di alcuni gruppi e i pop-up delle varie creme miracolose mi stanno dando il colpo di grazia per cui vorrei fare un appello:


Cara Somatoline, care fanciulle che leggete,
la cellulite NON è una malattia. 
Sarà brutta (ma non esageriamo anche su questo...) ma le malattie VERE sono altre cose. 

La prova costume non è un'esame a scuola che se non superi perdi un anno della tua vita.
Ho le ciccette? Ma stic***i!! Il costume lo metto lo stesso e a mare andrò (ferie permettendo) ugualmente.
Ho le cosciotte cicciotte? Stic***i bis!!
La gonna la metto ugualmente, e non mi pare sia morto nessuno a guardarmi le gambe.
State serene e smettetela con queste fisime.
Pensate a divertirvi, a stare serene, a godere del sole e della salute.
E se volete stare in forma fatelo per stare bene e sentirvi bene, senza farne una malattia e non per entrare dentro un vestito/costume/jeans.
Per il vostro bene e per la mia gastrite, che io poi vi sento e mi arrabbio. 



Grazie

martedì 6 maggio 2014

su per le scale

Cori corri di corsa a chiudere la finestra prima che l'acquazzone allaghi la tua camera da letto.
La finestra spalancata per far rinfrescare l'aria forse non è stata forse la migliore delle idee della giornata ma mentre chiudi con uno scatto la finestra prima dell'allagamento certo ti rendi conto come se cominciassero a suonare mille campanelli nella testa che forse questa è la vita che hai scelto.
Che non è perfetta, che a volte è caotica e frustrante ma è TUA. L'hai scelta e puoi sempre decidere di cambiarla quando ti starà stretta.
Niente è deciso o immutabile.
Niente è irreparabile.
Un pò di serenità sta anche in quella finestra inopportuna che ti ha fatto correre di volta quelle maledette scale.

martedì 15 aprile 2014

cattivi sentimenti

Per evitare di voler sterminare tutto il genere umano probabilmente dovrei dare una sostanziosa ripulita alla mia lista di contatti su FB. Una forbiciata pesante e senza alcuna pietà perché quando mi ritrovo ad aprire la bacheca e leggere articoli di questo genere condivisi dai miei contatti mi sale un nervoso che manco la valeriana riesce a riportarmi sulla via della serenità e della calma.
Partiamo dal presupposto che secondo me le coppie omoparentali non hanno niente di più e niente di meno rispetto alle coppie di genitori "canonici" maschio/femmina.
Aggiungiamo che le coppie non equilibrate e le persone problematiche non siano i migliori genitori possibili in generale, indipendentemente dalla loro propensione sessuale.
La conclusione mi pare abbastanza scontata: ci sono pessimi genitori etero e ottimi genitori omo (per quanto ancora pochissimi purtroppo hanno la possibilità di diventare genitori) e viceversa.
Una storia è un caso singolo e non può fare letteratura.
Da ing. come posso tollerare uno studio in cui tutta la teoria si basa su un unico campione?
NON POSSO!! E mi sale la bile...
I numeri contano e i grandi numeri, quelli degli studi seri fatti in questi anni sui bambini cresciuti da coppie omoparentali parlano di una realtà diversa: bambini equilibrati e felici, capaci di affrontare le difficoltà della vita.
 La differenza la fa l'amore che ricevi, il modo in cui ti insegnano ad affrontare le difficoltà, non è strettamente legato al sesso dei genitori.
Ricordo una frase di mio fratello alla domanda: la mamma è maschietto o femminuccia? La mamma è la mamma.
I genitori non hanno genere o razza :)
40 anni fa i figli di coppie multirazziali venivano usati allo stesso modo per combattere la libertà del loro genitori di amarsi.
E' così difficile accettare che le persone si amino aldilà dei confini della nostra comprensione?
E che possano avere anche "frutti" meravigliosi indipendentemente da ciò che è la "normalità" socialmente accettata?

Se poi dobbiamo parlare di lobby magari cominciamo da quelle cattoliche che in certi ambienti sono il biglietto da visita per fare carriera, o se non ne fai parte il muro che non potrai mai superare indipendentemente dalle tue capacità.

Passata la rabbia e i cattivi sentimenti mi rimane addosso solo una gigantesca tristezza. Si combattono battaglie patetiche contro i diritti delle persone sulla pelle dei bambini. Negare a dei bambini il diritto a dei genitori amorevoli, ma dello stesso sesso, per convinzioni ideologiche non suffragate da dati concreti mi sembra un crimine atroce. Sbaglio?

Aggiuntina Postuma: stamattina leggevo il giornale tu guarda che bell'articolo che riesce a sfornare il corriere.

lunedì 24 marzo 2014

Parigi street art #8 [nostalgia di una città di matti]

Penso di avere foto di street art parigina da poter scrivere post per altri 6/7 mesi. 
Da una parte non mi va ripercorrere quei mesi, rivedere le foto, sento di dovermi necessariamente proiettare in avanti, seguire le decine di cose che sto facendo e che risucchiano ogni attimo, ogni respiro, ogni pensiero.

Dall'altro mi immergerei nelle foto, mi manca quella vita, quella città, quella bellezza e quella follia.

Sono passati ormai 3 mesi da quando me ne sono andata, e pur avendo desiderato questo cambiamento così intensamente da stare male un pezzetto di me rimarrà sempre li, a passeggiare per quelle strade, a godere di ogni meraviglioso dettaglio. 

O forse è solo un colpo si coda della vecchia vita e della vecchia me che vorrebbero restare, crogiolarsi, riposare ma che sanno che le cose devono necessariamente cambiare.
Vedremo.


(le foto sotto sono il lavoro di abbellimento di un ignoto artista su un'impalcatura)



giovedì 20 marzo 2014

Di classifiche e diritti

Non sono un genitore.
Non ho mai voluto essere un genitore.
Nonostante questo adoro alcuni blog che rientrano nella categoria mummy, in partoclare machedavvero? e the queen father.
Che ci volete fare? il mondo è bello perché è avariato e io coerente grazie al cielo non lo sono mai stata.
Tutto questo preambolo per una riflessione nata leggendo una bella intervista di Marco di The Queen father e soprattutto i relativi commenti.
E le classifiche.
Dio mio quanto (QUANTO!!) mi fanno incazzare le classifche.
Nelle adozioni le coppie etero devono venire prima. Poi forse le coppie single. Poi le coppie omo con precedenza a coppie di sole donne.
Perchè la naturalità. Perchè la mamma è sempre la mamma. Perchè è amore ma non è lo stesso amore.

Chi lo dice che una coppia etero possa dare più amore, stabilità e serenità ad un* bambin* c di una coppia gay?
Chi lo certifica che l'amore di una mamma è il massimo tipo di amore che si conosce nella vita? Perchè mamme stronze, soffocanti e distruttive verso i figli non ce ne sono? O anche assassine...
Io solo sulle mamme da buttare nel gabinetto potrei scrivere un tomo da 10.000 pagine, tutte madri che hanno cercato la genitorialità dentro coppie etero.
Contro natura è anche la coppia sterile (entrambi o solo uno) che si affida alle moderne tecniche (NON naturali) per procreare. Tutte quelle che hanno fatto cure, preso ormoni, utilizzato medici e provette sono contro natura: e mo come la mettiamo?

Vogliamo parlare della salute psichica della creaturina? Parliamone: un bambino ha bisogno di genitori equilibrati che gli insegnino ad affrontare in modo positivo e costruttivo la vita e le difficoltà.
Pensate che il figlio di una persona di colore avrebbe in italia ad esempio meno problemi del figlio di una coppia gay? Bhè vi sbagliate.
Avrà problemi se è grasso, se è troppo magro, se ha una disabilità, se ha un nome particolare, se ha due genitori gay, se ha un solo genitore.
AVRA' PROBLEMI. Sempre. Tanti.
Dei buoni genitori devono insegnargli/le ad affrontarli, e non c'è nessuna assicurazione, patto con Dio o con il Diavolo che una coppia etero lo faccia meglio di una gay o di un genitore single.
Fare una classifica di priorità su chi può ricevere in affidamento o avere con metodi "non naturali" dei bambini implica indirettamente che i genitori etero sono migliori degli altri.
Che se sei etero sei meglio.
Se hai un utero sano sei meglio di una che ha un apparato riproduttivo non perfettamente funzionante.
Se sei bianca sei meglio di una di colore perchè tuo figlio subirà meno discriminazioni.
Se sei magra sei meglio perchè hai meno rischi per la salute e quindi tuo figlio rischia meno di rimanere orfano perchè forse un giorno potresti avere problemi di salute e morire.
Bhè non lo è.
Essere genitore non è una questione biologica, altrimenti saremmo semplici animali da procreazione.
Essere genitori è amore, esempio, protezione, insegnare educazione e rispetto e questo non te lo dice la tradizione, la genetica o la religione.
Tutto il resto, perdonatemi la brutalità, a me pare solo fuffa per coprire le paure, i problemi e le insicurezze che uno ha.
Che sono giuste e normali ma che non possono, e soprattutto non devono, impattare sulle scelte e sulla vita degli altri e sui giudizi che esprimiamo.
Perchè tu questo giudizio, questa classifica di buoni e cattivi, di chi può e non può lo passerai ad un figlio che potrebbe applicare lo stesso metodo e dire: tu non sei come me, non hai diritto a xYz ecc.
E' questo che si vuole?
Un figlio "razzista" è incapace di cogliere la bellezza della diversità, la ricchezza che sta fuori dagli standard?
O che si sente sporco, brutto e cattivo se non rientra in quegli standard?

martedì 11 marzo 2014

Quote rosa e altre scemenze

La parità di genere non passa attraverso le quote rosa.
La parità di genere la si ottiene con l'educazione dei ragazzi, maschi e femmine, la cultura, i servizi garantiti alle famiglie che vogliono avere dei bambini ma non possono se uno dei due (il più debole) non rinuncia al lavoro, si nutre di rispetto di tutti e verso tutti.
Ma di che stiamo a parlare? Sono un panda che vado protetta?
A ragà invece di pensare alle scemenze battersi per le cose serie no, vero?
Ogni riferimento a cose, oggetti e parlamentariume vario è puramente NON casuale.

mercoledì 12 febbraio 2014

Romantic issues...

foto presa dalla rete, non ho idea di chi sia,
ma mi piacerebbe moltissimo saperlo

No, no, niente post smielosi pre-pos-durante S.Valentino.
Prima di tutto perché non sono innamorata, poi perché anche da innamorata non me la filavo di pezza come festività (altra storia il Natale, ça va sans dire) ed infine perché una delle persone a cui voglio più bene compie gli anni quel giorno ed ho sempre trovato prioritario festeggiare quel compleanno piuttosto che una festicciola da coppia in crisi.

AAAAAAAAhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!

Liberazione.

Finalmente l'ho detto: per me è sempre stata, tranne le rare eccezioni dei super innamorati di default sempre sotto una pioggia di cuoricini, la festa di quelli che devono risolvere le crisi, i momenti di stanca, le giornate buie rotolandosi in una giornata di totale overdose romantica.
Cari amici, tesori mummificati nel romanticismo a orologeria, rassegnatevi che un giorno l'anno (ma anche due o tre) non bastano a salvare una coppia, ad oliare le rotelline isteriche di un rapporto, datato o novello che sia.
La gente ogni tanto dovrebbe prima di tutto fare un pò pace con se stessa, cercare un proprio equilibrio, e solo poi lanciarsi in storie, per evitare di rovinare la vita a qualche altro povero disgraziato, perché tanto la cenetta romantica potrà ben poco se la settimana precedente vi siete considerati poco, e a stento non vi siete mandati a quel paese.


E per chi non l'avesse capito io son peggio di grumpy cat, e me ne vanto.

G.

 

lunedì 10 febbraio 2014

di rabbia, di avvocati e di gastrite

Oggi mordo. E odio i francesi, terribilmente.
Doveva essere l'inizio di un anno fantastico e me ne succede una ogni 15 minuti, se tutto va bene.
Va tutto a ramengo, ci fosse una cosa, una sola, che si salva sarebbe bellissimo.
E invece no. 
Chicca del periodo è l'ex padrone di casa, francese, che rifiuta di ridarmi la mia caparra. 
Cosa augurargli se non un attacco fulminante di dissenteria e un contemporaneo intasamento del bagno di casa? Ah! Si, ovviamente che abbia finito la carta igienica e che ci sia un'improvvisa mancanza d'acqua in tutto il quartiere. 

Poi gli imbecilli non mancano mai, soprattutto quando il tuo umore è sotto le suole e non sai come fare a non implodere ecco che oltre i guai anche le rotture intorno si moltiplicano: non solo hai problemi, ti combinano guai e tu non sai a che santo votarti per risolverlo. No, hai anche da fronteggiare lo sguardo ebete e stupito del "ma come tu italiana(quindi  disonesta di default) sei onesta e un francese (che mica può essere disonesto un francese che ha a che fare con un'italiana) cerca di fregarti i tuoi soldi?". 
Ecco. ECCO!! La vena assassina che si risveglia in tutto il suo fulgore! 

Uno degli aspetti peggiori della vita da expat è proprio questo: ogni nuovo posto e ogni nuova persona che incontri ha all'inizio, anche se solo per 5 minuti, un'incredulità esagerata nel constatare che sei una brava persona, che sei onesta, che sei siciliana ma non spari alla gente. 
Io che non ho mai infranto la legge. 
O rubato una caramella al supermercato. 
Certi giorni ti verrebbe voglia di diventare un eremita. 

domenica 26 gennaio 2014

Parigi: street art #7

Pur avendo già abbandonato la francia ho ancora moltissime foto collezionate in 16 mesi di vita Parigina che ho voglia di condividere.
Queste sono state "rubate" tra la scalinata del Sacro Cuore e Le Marais.
Vi ammorberò ancora un pò quindi... alla prossima!!






giovedì 23 gennaio 2014

Expat-blog: una chiacchierata sull'espatrio a Parigi



Qualche tempo fa la gentilissima Francesca di Expat-Blog mi ha proposto di raccontare la mia esperienza Parigina, tra croci e delizie di un'italiana in trasferta.
Ho cercato di essere il più onesta e chiara possibile, anche per chi è già abbandonato l'Italia spero possa essere interessante.
Spesso chi vive ancora in Italia, in condizioni di difficoltà l'estero, generico e indefinito, rappresenta l'eldorado, la salvezza da qualsiasi problema e qualsiasi male, ma purtroppo o per fortuna non è così, le difficoltà sono tante ma sono moltissime anche le soddisfazioni.
Oggi affronto l'ennesimo trasferimento, abbandono Parigi come avevo tanto desiderato, per la Germania.
Non so ancora come andrà, ma di sicuro cercherò di raccontarlo.
A presto!!





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