venerdì 20 dicembre 2013

Invidia baguettis


Da qualche settimana campeggiano questi cartelloni in tutte le principali stazioni della metro parigina.


Ecco questo è uno dei momenti in cui invidio fortemente i simpatici mangialumache: una pubblicità progresso ben fatta, simpatica, efficace e non volgare su un tema ostico come quello delle malattie a trasmissione sessuale.
L'imbarazzo su queste cose c'è sempre, of course, soprattutto considerando che i principali destinatari di queste campagne sono di solito i ragazzi tra i 14 e i 20 anni.
Ma è gestito bene, con garbo ed equilibrio. La ADORO!!

Ve la immaginate da noi dove di solito le comunicazioni di questo genere puzzano di muffa e di vecchie ciabatte bagnate?
In italia il bigottume è in continuo aumento e nominare in pubblico (su una pubblicità!!) l'uso del preservativo come prevenzione alle malattie veneree potrebbe scatenare una 3 giorni di polemiche con tanto di interrogazione parlamentare.

Abbiamo tanti giovani talenti, sarebbe bello che questo tipo di comunicazioni venisse affidata a gente che ha una visione della comunicazione più aperta di quella che abbiamo visto negli ultimi anni, i talenti ci sono, ma porcamiseria DIAMOGLI SPAZIO!!!

Ecco, scusate! Fine dello sfogo.


giovedì 19 dicembre 2013

Parigi: street art #6

Ho notato che le tecniche stencil e appiccicamento dell'opera artistica al muro è piuttosto diffusa a Parigi. 
Per questa puntata di street art Parigina la dedico esclusivamente a questa tecnica!

Un lavoro che mi ricorda le xilografie di Ernst Schutte per la Salomè di Oscar Wilde

Quanti personaggi riconoscete? Io solo 3 ma credo che ce ne siano di più. 


Che ne dite?  Kate Moss?

Rihanna?



Spero tanto di riuscire a continuare anche in futuro questa caccia al tesoro, anche se lontana da Parigi :) 
A presto 





lunedì 16 dicembre 2013

Incasinato silenzio

Non è che sono morta.
Non ho nemmeno abbandonato il blog.
Ma ho in programma un nuovo trasloco, internazionale of course.
Sopravvivrò, spero, alle valigie, alla ricerca di casa e alle feste natalizie lontana da casa.
Abbiate pazienza che sopravvivrò e tornerò a scrivere con regolarità, promesso!!

giovedì 21 novembre 2013

I miss you California pt.2

California MEEEEE
Arriviamo alla seconda e ultima puntata del mio viaggio nei ricordi, edizione California I lovveee You!

Rispetto all'ultima volta però sento di dover spendere qualche parolina in più, oltre alle foto.


Dopo la laurea di primo livello sono riuscita a trovare quasi subito lavoro, ma come tanti colleghi anche io ho vissuto sulla mia pelle le difficoltà lavorative causate dalla crisi degli ultimi anni, che non ha risparmiato nemmeno noi ing. considerati da sempre privilegiati nella ricerca di un lavoro, sono rimasta senza lavoro in un contesto e in un momento economico decisamente difficile. 

giovedì 7 novembre 2013

Deliri aeroportuali: il religioso ridanciano

Che io nell'ultimo anno e mezzo sia una mezza zingara è assodato.
Sono però un'anima vagante del tipo pseudo moderno e quindi salgo e scendo dagli aerei con una certa frequenza, o come di dice adesso sono una viaggiatrice 2.0 che fa tanto cool anche se nessuno sa esattamente a cosa significhi questo duepuntozero tranne i vagamente geek come me.

Tempo fà mi lamentavo delle psicotiche da aeroporto, e in particolare della vacanziera mannara, oggi invece visto che i matti in giro non sono mai abbastanza, vi racconto quella del religioso ridanciano.

Premessa: mi sono concessa un we lungo a Londra, ma per rientrare in ufficio per tempo e non dover spendere un patrimonio di voli ho dovuto prendere un volo con partenza alle 6:40 del mattino.

Una tragedia. Senza i miei due caffè italiani di ordinanza e con una sveglia puntata ad un orario chiaramente non umano chiunque sarebbe sembrato un morto vivente, io non ho fatto eccezione.

Sveglia alle 4 dopo una devastante notte di risvegli continui con la paura di perdere la navetta per l'aeroporto.
Poco caffè, molto rincoglionimento e un discreto odio verso il genere umano che potete ben comprendere.

Salgo finalmente sul mio aereo e accanto a me siede un baldanzoso giovanotto di gradevole aspetto.
Penso che finalmente la giornata stia svoltando in positivo.

 E invece no!!

Il tizio tira fuori un tomo (chiaramente religioso) e comincia a farfugliare ciò che legge ondeggiando e con un bell'indice inquisitore a sottolineare i suoi farfugliamenti.
Angosciante.
Finalmente richiude il libro, lo posa, si appoggia allo schienale e chiude gli occhi.
Penso finalmente che, anche se le mie velleità sociali se ne sono andate a farsi benedire vista la stranezza del ragazzo, almeno posso riposare 10 minuti anche io.
Pia illusione.
Ad occhi chiusi comincia a tremolare e ridacchiare da solo.
La maschera della follia.

Mai fatto un viaggio peggiore.

Quasi ho rimpianto le due bambine isteriche che stavano smontando l'aereo un paio di mesi fa.
Oddio quasi...

mercoledì 30 ottobre 2013

Musei meno noti: musée du quai Branly

Vorrei cominciare saltuariamente e senza scadenze precise (come è mia abitudine ovviamente) a raccontare alcuni dei musei che più amo di questa città e che mi rendono meno ostico il convivere con un tempo bigio e un cielo lattiginoso e triste.

Accanto ai mostri sacri che custodiscono pezzi famosi e immortalati in tutti i libri di storia dell'arte, all'interno della città si nascondono vere e proprie perle d'arte e cultura meno note ma sicuramente degne di essere visitate e godute.

Passeggiando nei pressi della torre molti si imbattono in questa struttura e fanno fatica a riconoscervi un museo, io per prima.



venerdì 18 ottobre 2013

Mi chiami ingegnere la prego, che non sono laureato!

Piovono dottori, psicologi, esperti ed ingegneri.
Io pensavo fossero persone normali e invece...

Quello che lavora nell'agricoltura (zappa e conosce due marche di concime) e si definisce agronomo, quando magari, nella migliore delle ipotesi, ha diploma preso a botta di fortuna dormicchiando tra i banchi delle superiori.

Quello che è smanettone e si definisce informatico, ma non sa cosa sia una jps e/o che Von Neumann non è una marca di talco per i piedi.
Non oso immaginare se gli chiedi cosa ne sa di modello ISO/OSI che diamine ti rispondano. Magari pensano sia una marca di vestiti americana...

Quello che ha difficoltà a capirsi da solo quando parla, ha letto due Bignami di psicologia e ti dice "che in fondo è un pò psicologo anche lui".
Nel caso peggiore te lo trovi a fare il selezionatore in qualche azienda.
E vorresti morire.

Pseudo-psicologo bis: la studiolina con una triennale miseramente raffazzonata che pretende di sapere di te vita morte e miracoli da un post su FB.
Perché lei è pissicologa.

Quello che ancora non ha nemmeno una triennale ma si fa chiamare dottore o ingegnere. Ed è al primo anno. Al primo semestre.

A tutti questi un consiglio: è inutile che ti presenti come il prof. dott. ing. esperto super mega galattico di sta ceppa perché quanto vali lo dimostri già dalla terza frase che dici.
Cioè niente.

La competenza di conquista con studio e sudore, ed è vero che il pezzo di carta di per se non dice nulla, ma usare un titolo che non hai dice invece tanto di te, come persona.

Dimostratelo sul campo quanto valete, non appiccicatevi titoli che non avete solo perché fa figo.

Fa sembrare solo stupidi e patetici.

Ed è reato.
Art 498 codice penale per chi avesse dei dubbi.

martedì 15 ottobre 2013

dietro l'angolo...

Cimitero di Montmartre, tombe buffe
...c'è sempre quello che non ti aspetti.


Della serie: io, me e le riflessioni cimiteriali.

Si lo ammetto: mi piacciono i cimiteri.

Sono luoghi tranquilli, silenziosi, soprattutto quelli più antichi. Il profumo di terra umida, fiori, l'ombra degli alberi, il bisbigliare dei passanti, la  vecchietta che parla con la tomba che stà ripulendo, i turisti alla ricerca della sepoltura di questo o quello che si rivelerà la solita delusione.

venerdì 11 ottobre 2013

I miss you California pt.1



California dreamin'

On such a winters day










Non siamo in inverno, ok! Ma questa appena trascorsa sarebbe estate?!?! 

Ne vogliamo parlare? 
Non vedo un raggio di sole decente da non so quando dopo appena qualche settimana di temperature decenti e tempo quasi bello (che presa in giro!), a livelli che ormai appena si forma mezzo squarcio tra le nuvole gli occhiali da sole sono d'obbligo, ma non per fare la figa, proprio perché non ci vedo ormai completamente disabituata ai tiepidi raggi di sole che dovrebbero contraddistinguere la cara estinta estate.

Per cui essendo decisamente matta mi son messa a canticchiare California dreaming tutta la giornata, un pò come un mantra propiziatorio un pò perché l'anno scorso di questi tempi rientravo dal mio viaggio in California: grazie ad una collaborazione tra alcune università italiane (tra cui la mia), il Ministero degli Esteri, l'associazione La Storia nel Futuro e il NIAF sono stata selezionata per un meraviglioso progetto che mi ha portato in California per due settimane.
 E stamattina visto che il cielo è grigio, l'aria fredda e umida e il mio umore pessimo mi son fatta prendere da una botta epocale di nostalgia. 
Il progetto si chiama Silicon Valley Study tour ed è stato meraviglioso, mi ha proprio cambiato la vita.


lunedì 7 ottobre 2013

Parigi: street art #5

Ogni tanto cerco di mettere un pò di ordine tra le migliaia di foto che ho accumulato negli ultimi anni: fatica sprecata da un certo punto di vista perchè comunque ho un notevole quantitativo di foto duplicate o con decine di rimaneggiamenti con Gimp. No, non uso photoshop, non mi piace molto e per l'uso che ne faccio Gimp va più che bene. E soprattutto viva il software free!!
Queste foto sono dello scorso anno, più o meno all'inizio della mia permanenza parigina. 
Non si tratta di street art in senso classico ma di installazioni temporanee in giro per la città, e devo dire che piacevano molto sia a me che agli altri turisti.
Enjoy!


Questi orsoni che rappresentavano (più o meno) tutte le nazioni al mondo si trovavano sotto la torre, sugli Champs de Mars.
USA

venerdì 4 ottobre 2013

WORLD SMILE DAY

Avete presente la facciona sorridente e giallina che da anni invade qualsiasi chat, maglietta, espressione scritta colloquiale quando vogliamo dimostrare di essere felici felici felici?
Bene, immagino di si, questa bella faccetta nasce dalle artistiche mani di un allegro signore, tale Harvey Ball del Massachusetts, nel 1963, come simbolo di allegria e anche un pò di buon auspicio.

Qualche anno dopo questo signore si rese conto che l'utilizzo commerciale della sua idea ne stava lentamente stravolgendo il senso per cui pensò bene che almeno un giorno l'anno il senso originale della sua idea dovesse essere applicato alla vita di tutti i giorni e  tutti dovessero ricordarsi di essere un può più buoni e gentili verso il prossimo, perché a volte basta davvero poco, un timido sorriso, a sistemarti la giornata.
I sorrisi e la gentilezza non dovrebbero conoscere ne politica, ne geografia ne religione ma essere solo mezzi per comunicare.

Per questo ha dichiarato worl smile day il primo venerdì di ottobre dell'anno.

Oggi vorrei ricordarvi di sorridere, di essere gentili, di amare ed di lasciarvi amare, di compiere atti di gentilezza privi di secondi fini, fidarvi di chi compie qualche piccola gentilezza.

Così, senza motivo, per ricordarci come potrebbe essere il mondo e magari avere voglia di metterlo in pratica anche tutti gli altri giorni dell'anno.

Do an Act of Kindness. Help one person to smile.

Fai un'azione gentile. Aiuta qualcuno a sorridere.


Per maggiori informazioni visita il sito Web dell'iniziativa.

Auguro mille sorrisi a tutti voi.
 Kisses & smiles

mercoledì 2 ottobre 2013

Non ne posso più!

da notare la moneta usata per l'asta dei giocatori -.-'
Io pensavo che dopo i 5 anni di liceo da pendolare me ne fossi liberata.

E invece no.

Eccolo li il maledetto.
Si ripresenta puntuale come un mal di denti alle 3 del mattino quando il tuo dentista è in ferie.

LUI. L'odiato Fantacalcio.

In un ufficio con altri 8 maschi italici prima o poi me lo sarei dovuta aspettare.

Passano le giornate a parlare di pallone e formazioni, formazioni e voti, voti e classifiche.
Giuro: preferisco quando parlano di donne.

I primi tre giorni della settimana sono dedicati ai litigi e discussioni sui voti e sulle partite appena giocate, gli ultimi tre a formazioni e pronostici.

Mi verrà l'esaurimento. Sto rivalutando il collega grillino, almeno lui a rotazione si lamenta di tutto ciò che riesce a entrare nel suo campo visivo.

Se sentite di una matta italiana che in terra di mangia lumache ha messo su una pira funeraria e ci ha messo su i suoi colleghi, bhè sapete già perché.

Saluti e baci (molto stressati!)

A bientôt

sabato 28 settembre 2013

Parigi: street art #4

Un giro nella zona di rue de Muffetard regala qualche piacevole sorpresa artistica.
Questi li ho scovati passeggiando con i fratelli in visita in cerca di una delle mie creperie preferite: Au p'tit grec. Io il suggerimento per la prossima cena l'ho lanciato, a buon intenditor...







mercoledì 25 settembre 2013

Provins e gli ultimi sprazzi d'estate francese

L'estate nelle allegre terre delle lumache e dei formaggi puzzoni sembrava già finita e invece si prospetta ancora qualche sprazzo di temperature miti e giornate degne di una bella passeggiata fuoriporta. 

Cresciuta in uno sperduto paesino del catanese, 3000 anime contando anche cani e gatti, la vita parigina con i suoi ritmi frenetici, il caos e la puzza mi scarica completamente. 
Si, avete letto bene, la puzza.
La città dell'amore, dei sogni romantici per eccellenza ha mediamente un odore pessimo. In generale in nessuna grande città troverete mai la brezza primaverile tiepida che profuma di fiori ed erba appena tagliata. Qui è però decisamente peggio che in altri luoghi.
A volte sento semplicemte il bisogno di allontanarmi un pò, respirare a fondo, godere di un pò di buona cucina, aria pulita e ritmi lenti e rilassati. 


Provins è un buon compromesso, non troppo lontana da Parigi (meno di 100km) ma sembra di entrare in un altra dimensione: immersa nei campi, aria pulita, poche auto e niente pazzi che vi spintonano per salire sui mezzi pubblici. Adoro questa borgo medievale tutelato dall'Unesco, noto come la "città delle rose" per la spropositata quantità di roseti con i cui petali viene fatta una delicata confettura.

Con un soprannome così l'aria può mai puzzare?
Mi piace passeggiare per le sue strade lastricate, circondata da casette antiche in uno stile ibrido, un pò da campagna inglese un pò casetta delle fiabe, i torrioni medievali, i tavolinetti dei ristorantini all'aperto, il profumo di fiori e di cibo buono, sedermi sotto un pergolato non proprio fashion ma accogliente e bere un bicchiere di sidro. 







Il mio ristorantino preferito :)







Come al solito le foto sono mie, e il sidro era pure mio :P

Spero possiate godervi un simpatico fine settimana rilassante e profumato a Provins, sono sicura che non ve ne pentirete.

A bientot!

venerdì 13 settembre 2013

Cefalù: storie di cibo, di vino e di spensieratezza.

No, per carità, niente post depresso da rientro in città.

Assolutissimamente no.

Uno perché sono rientrata una settimana fà, e in teoria dovrei essermi abbondantemente ripresa.

Due perché vivendo in una città che è la meta del turismo romantico per eccellenza e andando a casa in una delle isole più belle del mondo potrei in  teoria considerarmi sempre moderatamente in vacanza?

martedì 10 settembre 2013

un caffè in un bel salottino virtuale

Internet è uno strano calderone da cui a volte nascono cose terrificanti ma che riesce anche a regalare piccoli attimi e scambi davvero belli. Finalmente anche io immersa mani e piedi nel mondo del blogging sto assaporando la parte bella, umana e costruttiva della navigazione e dell'interazione virtuale.


In questi giorni ho la fortuna di essere ospite in un bellissimo salottino virtuale, a prendere un caffè con una simpatica mummy blogger, Alessandra de "Il mondo dei Rospi", nel suo spazio virtuale racconta delle sue esperienze di viaggio con la sua famigliola, con tanto di pupetto e cane al seguito.
Un blog da spulciare e gustare, dove trovare tanti spunti interessanti per viaggi family friendly (ma anche per single incallite come me, infatti mi sono appuntata alcune mete  da provare).


Qui trovate il mio contributo!
Alla prossima.
Bisou

lunedì 2 settembre 2013

Storie di un fegato stressato

Per lavoro mi capita spesso di dover fare lunghi giri dentro la città, lunghi e spesso un pò noiosi, con due tratti positivi:
- ho visto angoli sperduti e pittoreschi della città che di solito sono trascurati nei percorsi turistici anche se davvero molto belli;
- ho pranzato nei posti più disparati della città.

Questo secondo aspetto in particolare, sebbene mi abbia permesso di scoprire angolini interessanti, non turistici e nuovi sta uccidendo il mio povero stomaco e saltuariamente attenta anche al mio fegato.
Ma non posso ne voglio resistere, perché una città multiculturale e folle come Parigi offre davvero tantissimo a chi è culinariamente curioso.

Questo luuungo preambolo per parlarvi del "Le camion qui fume", un pittoresco camioncino che vende Burger di vario genere e patatine fritte, una goduria assurda.
Ceto devi fare 1 ora e qualcosa di fila, devi sapere prima dove stazionerà quel giorno e devi sperare che le scorte non finiscano proprio quando arrivi tu.
Ma.
Ma ne vale la pena.
Io non sono un'amante dei panini, e detesto cordialmente tutte le catene Mac&co.
Eppure questo camioncino che spande odore di carne e patatine fritte nel raggio di 1 km mi ha conquistato: ottimi ingredienti che si vedono e  soprattutto si sentono sotto i denti.
Ecco io mi sono innamorata. Il mio fegato non ringrazia ma pazienza...

Se potete andateci.

Enjoy!! 


Qui il loro sito per avere tutte le informazioni utili.

martedì 27 agosto 2013

Parigi: street art #3

Continua il mio viaggio nella mia amata/odiata Parigi e nelle piccole cose che ti regala ogni giorno e che ne fanno allo stesso tempo città fantastica ma assolutamente invivibile.

Si, oggi più del solito covo isteria e contraddizioni, ma abbiate pazienza: è il 27 di Agosto ma il tempo sembra di un inoltrato Novembre catanese, che per una meteoropatica come me è peggio di un mal di denti notturno.

Quindi niente: guardo le foto scattate random in 8 mesi parigini e decido con quale ammorbarvi, in attesa di potermi spanciare al sole di una spiaggia siciliana.

à bientôt

G.


venerdì 16 agosto 2013

Ferragosto diverso





Per me il Ferragosto è fatto di mare, sole e sabbia nei capelli in un posto non esageratamente affollato (pia illusione).
E' profumato di granite alla mandorla tostata a pranzo e di burro di cacao del mio solare preferito sotto un ombrellone dai colori improponibili.

Al più, negli anni di maggiore antisocialità tipica del mio carattere, una bella scampagnata con gli amici di sempre tra carne arrostita, anguria e gavettoni a tutto spiano. E un gelato sotto la frescura degli alberi quando comincia ad imbrunire e ti siedi per chiacchierare, a raccontarti le cose che cambiano e quelle che grazie a Dio non cambiano mai.


E invece per me ieri è stata una giornata in cui scoprire tutte le tonalità di verde e di blu che nella mia bellissima ma assolata Sicilia in questo periodo è proprio impossibile vedere.

mercoledì 31 luglio 2013

Deliri aeroportuali: la vacanziera mannara


La fine delle vacanze si sa è per tutti moderatamente traumatica. Se poi rientri carica di valigie il 30 Luglio con 50°C all'ombra non sei dell'umore migliore.

Poi arriva il guasto meccanico mentre sei in fila per prendere il volo di collegamento.

Io ormai da cittadina onoraria degli aeroporti di mezza dozzina di scali italiani mi son rassegnata e viaggio munita di kit di emergenza: smartphone+ cuffiette o la variante tablet+cuffiette e almeno 10Gbyte di musica/film per i momenti difficili, un libro, junk food di emergenza.
Mi accoccolo su una sediolina magnificamente scomoda e leggo i libri che rimangono sempre nel comodino o vedo i film che non ho mai tempo di vedere.
E devo dire alla fin fine non mi dispiaccio troppo, preferisco aspettare che controllino il sinistro cigolio sentito dal pilota piuttosto che precipitare in mezzo al mare, io che a malapena riesco a stare a galla.

Ma poi arriva lei.
 La vacanziera mannara.
Questo strano mammifero ultra abbronzato, dall'età incerta che veste da 16enne ma ha la faccia incartapecorita da 80enne. Shorts e occhialoni enormi d'estate, occhialone e piumino moncler ultralucido e di colori scrausi d'inverno.
(l'esemplare maschio riesce nel difficile intento di essere ancor più cafone, zotico e maleducato della compagna, non voglio essere sessista, per carità!!)
Stadio evolutivo precedente alla mammis mannaris superior, quella che alle riunioni dei genitori deve avere sempre ragione lei e che il mezzo demente che ha partorito è il più bello, il più bravo e il più profumato di tutti.

Lei urla.

Contro il povero addetto al banco accettazioni, che non sa se aver paura o ridere, con le mani dell'invasata che artigliano l'aria a pochi mm dalla sua faccia.

Lei che non può aspettare ben 45 minuti che controllino che l'aeromobile non abbia un problema meccanico.

NO.

Lei deve partire SUBITO, perché lei ha PAGATO, e non può tollerare che questi stronzi la facciano arrivare in ritardo a casa. Perché LEI questi pezzi di m***a non li sopporta, che non rispettano i suoi diritti di viaggiatora.

Ecco, di fronte a questa gente, nonostante tutti i miei buoni propositi zen io divento una strega.
Perché non tollero la maleducazione.
Perché quei poveretti lavorano e non sono punch ball per la tua isteria.
Perché prima della puntualità viene la sicurezza.

Cara amica dell'abbronzatura selvaggia, gentile grattugiatrice di maroni altrui, se proprio vuoi essere alternativa vattene sul Kilimangiaro e prova una cosa fighissima: lanciati da una scarpata, magari con un paracadute rotto e non disturbare più le mie letture aeroportuali.

Ecco. L'ho detto. Scusate lo sfogo.

mercoledì 17 luglio 2013

Aiutare chi ha un sogno

Oggi, finalmente, riesco a rimettermi dietro alla scrivania per poter scrivere in santa pace. 

Giorni del cavolo, giorni stressanti, tutto da chiudere prima di quei 4 giorni di ferie che puoi passare a casa, a rotolarti nella sabbia. E io che già di mio son mezza esaurita sto arrivando al totale sfinimento fisico e psicologico, ma vabbhè...

L'ultimo post pre-Sicilia oggi lo vorrei dedicare ad una persona e a quello che oggi per me rappresenta: credere ad un sogno, un progetto, una prospettiva che sfida la crisi, la paura, il pessimismo e la generale negatività degli esseri umani in generale e dei siculi in particolare. 

Premessa: non parlo di massimi sistemi dell'esistenza, di come risolvere la fame nel mondo. No, parlo delle cose semplici, di vedere il buono, il positivo, il futuro anche nelle cose apparentemente piccole e un pò folli ma che sono quelle che in realtà ci danno la spinta primaria e la vitalità per tutte le cose della nostra vita.

Lei chi è?
E' bella, siciliana, vitale, curvy e tanto simpatica ed è una delle mie blogger preferite. 
Sicuramente la persona migliore per spiegare esattamente il suo progetto è proprio lei, Giorgia, nel post dove racconta un pò la sua storia e il suo progetto. Spiegando spicciolo spicciolo: cosa fai se sei una bella curvy fashion blogger in un paese che pare avercela a morte con le donne salubri e morbide?
Vai nel centro del ciclone modaiolo a New York a scoprire, capire, sperimentare e conoscere tutto, ma proprio tutto tutto tutto, del mondo della moda curvy e lo condividi anche con chi non ha la possibilità o il coraggio e deve rimanere a casa.

E fin qui tutto bene ma se le cose fossero semplici non sarebbero interessanti e quindi non essendo Paperon de Paperoni la storia si complica, dove si recuperano i soldi per un progetto così?
Qui entra in gioco una cosa in cui io credo molto: il crowdfounding.
Per esempio oggi io, tu che leggi e la signorina XYZ rinunciamo al caffè dopo pranzo o allo smalto in offerta da Sephora e le "doniamo" 3€ per il suo progetto.
A me, a te e alla signorina XYZ costa pochissimo, anzi, siamo onesti, non costa praticamente nulla visto che sprechiamo ogni giorno tanti soldi in scemenze.
Per Giorgia può essere la realizzazione di un sogno, e un piccolo grande tassello nel cambiamento del rapporto delle donne italiane con la moda, la salute, la "morbidezza" e l'accettazione di se.




 Dettagli e chiarimenti maggiori li trovate qui, per il resto potete partecipare alla colletta su 
kapipal: http://www.kapipal.com/morbidalavita

SU! SU! Siamo generosi!

mercoledì 10 luglio 2013

Parigi: street art #2

Seconda puntata di street art parigina...
Adoro il fatto che anche le stesse strade, ripercorse a distanza di poche settimane hanno un aspetto diverso, piccoli tesori grafici da scoprire sui muri, sui pali, nel angolini bui o muri altissimi che ti viene da chiederti: ma come cacchio fanno?? Volano?
La mia meta preferita solitamente è Montmartre quando vano a caccia di nuovi lavori di fantastici artisti sconosciuti, ma anche altri posti riescono a  regalarti piccole chicche che mi affretto ad immortalare nel terrore che spariscano magicamente così come sono apparsi...bando alle chiacchiere ed eccovi un pò di foto :) 
Trova il pezzo mancante e vinci un premio! (Asnieres sur Seine)

Foto con cui era stata tappezzata un'intera parete di una strada vicino allo storico Marché des Enfants Rouges 


ogni tanto becco uno di questi visi in giro e mi impressionano tanto :) 






anche i pali della luce hanno il loro pezzetto d'arte

martedì 2 luglio 2013

Gay Pride Paris 2013

Parigi, Place de la Bastille.

Sotto un bel cielo finalmente clemente, per carità non bello che altrimenti ci si emoziona troppo, ma accettabile.
Io, qualche amico un pò preoccupato (sempri masculi su...) e la Canon.

Mi sono divertita un sacco. Non che non me lo aspettassi, ma è stato decisamente meglio.


giovedì 27 giugno 2013

...back in Paris



Una settimana vola via veloce, tra amici, risate, commozione e i primi veri giorni d'estate del 2013.

Sono distrutta, fisicamente e mentalmente. Non che abbia fatto cose esagerate o folli ma due compleanni, una cena tra amici, un matrimonio (con tanto di fiumi di lacrime versati senza ritegno), una litigata con il commercialista, un giro di shopping con madre e fratello al seguito più un altro giretto per negozi con la mia migliore amica, tutto negli stessi 5 giorni, conditi saltuariamente da starnuti non perfettamente identificati (allergia? influenza? tutti dui? mhà...) stroncherebbero i fisici e gli animi più stoici, figurarsi i miei.

 Torno però carica di foto e di quei piacevoli ricordi che ti serpeggiano sottopelle e ti rendono meno tetro il rientro in ufficio dove decine e decine di mail erano in attesa di essere riviste.


sabato 22 giugno 2013

Vacanzina casalinga...

...sempre troppo breve! 
Ma lasciare questo:









e trovare questo:

 






anche se per pochi giorni ritempra lo spirito e il corpo. E poi mi aspettano compleanni, risate, feste, bambini, un matrimonio, i cani di mia sorella, tanto buon cibo. Insomma stay tuned per il resoconto fotografico che arriverà a brevissimo! 
Kiss kiss
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